20 research outputs found

    Persistent topology for natural data analysis - A survey

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    Natural data offer a hard challenge to data analysis. One set of tools is being developed by several teams to face this difficult task: Persistent topology. After a brief introduction to this theory, some applications to the analysis and classification of cells, lesions, music pieces, gait, oil and gas reservoirs, cyclones, galaxies, bones, brain connections, languages, handwritten and gestured letters are shown

    Mindfulness at Work: Positive Affect, Hope, and Optimism Mediate the Relationship Between Dispositional Mindfulness, Work Engagement, and Well-Being

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    Mindfulness has been described as a state of awareness characterized by refined attentional skills and a non-evaluative attitude toward internal and external events. Recently it has been suggested that higher levels of mindfulness may be beneficial in the workplace and first programs aiming to increase mindful awareness in occupational settings have been introduced. The current study underpins these developments with empirical evidence regarding the involved psychological processes, by investigating the relationship between dispositional mindfulness, work engagement and well-being in 299 adults in fulltime employment. As hypothesized, the results confirm that self-reported mindfulness predicts work engagement and general well-being. Furthermore, these relationships are mediated by positive job-related affect and psychological capital (hope, optimism, resiliency, and self-efficacy). Investigating mindfulness and psychological capital as multi-faceted concepts by means of structural equation modeling yielded a more precise picture. The ability to step back from automatic, habitual reactions to distress turned out to be the mindfulness facet most central for predicting work engagement and well-being. Furthermore, mindfulness exerts its positive effect on work engagement by increasing positive affect, hope, and optimism, which on their own and in combination enhance work engagement (full mediation). Well-being, on the other hand, is directly influenced by mindfulness, which exerts additional indirect influence via positive affect, hope and optimism (partial mediation). Although exploratory in nature, the results identify non-reactivity and non-judging as important mindfulness skills in the workplace

    Filtration of Pitch-Class Sets Complexes

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    International audienceA pitch-class set complex is a multidimensional object that spatially represents a collection of pitch-class sets and the intersections between them. If we consider the pitch classes within short time slices a piece can be divided into, we can evaluate for how long some combinations of pitch-classes sound simultaneously and then filter the piece according to the most relevant ones. This filtration process is performed by considering the superlevel sets of the function that computes the cumulative duration of pitch-class sets during the piece. Experiments show that musical sequences in the same style can exhibit similar sub-complexes in the filtration of their pitch-class set complexes. Filtered pitch-class set complexes also provide original informations on the use of the tonality and on the notion of centricity within a piece

    La qualità microbiologica dell’acqua negli ambulatori odontoiatrici: indagine in 9 città Italiane.

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    OBIETTIVI: Lo studio multicentrico sulla contaminazione microbica ambientale negli ambulatori odontoiatrici del Gruppo di Lavoro ItI “Igienein Odontoiatria” ha previsto la rilevazione della contaminazione dell’acqua del riunito odontoiatrico e del lavandino, con lo scopo di valutare i livelli di contaminazione, individuare i fattori correlati all’aumento delle cariche microbiche ed efficaci misure di prevenzione.METODI: I campionamenti sono stati effettuati nell’arco di tre mesi, unasettimana al mese, nei 5 giorni lavorativi della settimana, prima (T0),durante (T1) e al termine (T2), dell’attività. Campioni di acqua sono stati prelevati dal riunito odontoiatrico (manipoli e fontanella) e dal lavandino per valutare la carica microbica totale (CMT) e la presenza di Legionella spp. e Pseudomonas aeruginosa (cfr normativa vigente).RISULTATI: Un’ampia variabilità nella CMT è stata riscontrata nelle variesedi sia a livello del lavandino che a livello del riunito, con una riduzionesignificativa tra T0 e T1 (p<0,001). Nell’acqua prelevata dal lavandinoprima dell’inizio dell’attività i valori mediani di CMT a 22°C e a 36°C hanno oscillato in totale rispettivamente da 7 a 2.304 ufc/mL e da 3 a 1.072 ufc/mL, mentre al termine dell’attività sono risultati tra 0,40 e 1.030 ufc/mL a 22°C e tra 0,60 e 500 a 36°C. I valori massimi di CMT, sia a 22°C che a 36°C, sono stati registrati prima dell’attività: rispettivamente 51.200 ufc/mL e 23.500 ufc/mL. I campionamenti effettuati il lunedì a T0 hanno mostrato una CMT significativamente più elevata rispetto agli altri campionamenti (p<0,001). Il 33,6% dei campioni è risultato contaminato da Legionella spp, raggiungendo in una sede un valore mediano di 6.000 ufc/mL, con un massimo di 9.000 ufc/mL. P. aeruginosa è stato isolato nel 2,4% dei campioni. A livello del riunito, i valori mediani si sono abbassati, fra T0 e T1, da 2.900 ufc/mL a 730 ufc/mL per la CMT a 22°C e da 1.325 ufc/mL a 450 per quella a 36°C. In diverse sedi, più del 90% dei campioni hanno fatto registrare una CMT superiore al limite di 500 ufc/mL indicato dai CDC, e si è raggiunto un valore mediano di 300.000 ufc/mL. A livello della siringa aria/acqua è stato riscontrato il valore massimo di contaminazione: 872.000 ufc/mL. Legionella spp. e P. aeruginosa sono stati isolati rispettivamente dal 15,6% e dal 20,1% dei campioni.CONCLUSIONI: Il monitoraggio effettuato ha evidenziato situazioni molto critiche che necessitano di efficaci interventi correttivi. E’ auspicabile che questo studio non rimanga una semplice ricerca scientifica, ma rappresenti la base conoscitiva per una comune strategia verso un’attenta gestione della qualità dell’acqua negli ambulatori odontoiatrici

    La contaminazione microbica dell’aria negli ambulatori odontoiatrici: risultati di uno studio multicentrico condotto in 9 città italiane.

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    OBIETTIVI: Nell’ambito dello studio multicentrico sulla valutazione dellaqualità microbiologica ambientale degli ambulatori odontoiatrici, condotto dal Gruppo “Igiene in Odontoiatria” della S.It.I., è stata effettuata la rilevazione della contaminazione microbica dell’aria allo scopo di: fornire un quadro relativo alla qualità microbiologica; standardizzare i metodi di campionamento; definire valori soglia di riferimento; identificare i fattori associati ad elevati livelli di contaminazione microbica. METODI: Lo studio è stato effettuato nelle sedi di Bologna, Genova,Milano, Modena, Napoli 1, Napoli 2, Palermo, Parma, Sassari, Taranto. Icampionamenti sono stati effettuati nell’arco di tre mesi, una settimanaal mese, nei 5 giorni lavorativi della settimana, prima (T0), durante (T1) e al termine (T2) dell’attività ambulatoriale. Il campionamento attivo è stato eseguito utilizzando il campionatore Surface Air System, SAS (Pbi, Milano), con un’aspirazione di 500 L, mentre il campionamento passivo ha previsto l’utilizzo di piastre di sedimentazione di 9 cm di diametro, esposte per 1 ora, per la determinazione dell’Indice Microbico Aria (IMA). Il terreno Tryptone Soya Agar, incubato a 36°C per 48 ore, è stato utilizzato per lavalutazione della carica batterica totale, mentre il terreno glicinavancomicina polimixina cicloexamide (GVPC) per l’isolamento di Legionella spp.RISULTATI: I valori mediani di ufc/m3 sono passati da 78 a T0 a 166 a T1 (p<0,001), con un successivo decremento a 110 a T2 (p<0,001). Lostesso andamento si è osservato per i valori mediani di IMA, che da 12a T0 sono aumentati fino a 27,5 a T1 (p<0,001) e successivamentediminuiti a 14 a T2 (p<0,001). Un’ampia variabilità nei livelli di contaminazione è stata osservata durante l’attività nelle diverse sedi: ivalori mediani hanno oscillato da 7 a 38 IMA, con un valore massimo di200 IMA, e da 52 a 250 ufc/m3, con un picco di 2.614 ufc/m3. Il 54,7%delle rilevazioni effettuate mediante campionamento attivo e il 45,3% diquelle effettuate mediante campionamento passivo sono risultate al disotto di 180 ufc/m3 e 25 IMA raccomandati per ambienti a flusso d’ariaturbolento. È stata evidenziata una correlazione significativa tra valori di ufc/m3 e IMA (p<0,001). In nessuna sede è stata isolata Legionella spp.CONCLUSIONI: Lo studio effettuato rappresenta un utile contributo verso la standardizzazione dei metodi di rilevazione e la definizione di valori soglia. L’ampia variabilità dei dati ottenuti nelle varie sedi indica la presenza di fattori che favoriscono l’innalzamento della carica microbica; la loro identificazione consentirà l’attuazione di efficaci interventi correttivi
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